Non lasciate morire l'amore

INVOCAZIONE AL SE Tu che sei me stesso, centro luminoso del mio essere, scintilla divina del tutto, manifestati nella mia mente come Luce e Conoscenza. Rilevati nel mio cuore, come Amore ed Unità. Esprimiti nel mio corpo come attività ordinata ed altruistica. Utilizza tutta la mia personalità come canale e strumento di servizio. Dammi intuizione di capire, il Tuo proposito e la volontà per realizzarlo. Risveglia la mia coscienza affinché io possa finalmente riconoscermi ed affermare IO SONO TE!

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Non lasciate morire l'amore

Messaggioda forumnarayana » 28/08/2011, 18:06

Ci fu una volta nella storia del mondo, un giorno terribile in cui l'odio, che é il re dei cattivi sentimenti, dei difetti, e delle cattive virtù, convocò una riunione urgente con tutti loro. Tutti i cattivi sentimenti del mondo, i desideri più perversi del cuore umano ed i difetti più irripetibili, arrivarono a questa riunione con curiosità per conoscere il motivo di questa convocazione. Quando furono tutti presenti (immaginate che atmosfera!) prese la parola l'Odio e disse: "Vi ho riuniti tutti qui perché desidero con tutte le mie forze uccidere qualcuno".

I convocati non si meravigliarono molto, poiché era l'Odio che stava parlando e lui vuole sempre uccidere qualcuno. Ma tutti si chiedevano chi fosse così importante da uccidere da richiedere, da parte dell’Odio, l’intervento di ogni negatività. "Voglio che uccidiate l'Amore", disse.

Molti sorrisero malevolmente poiché più di uno ne aveva già voglia. Il primo volontario fu il Cattivo Carattere, che disse: "Io andrò, e vi assicuro che in un anno l'Amore sarà morto. Provocherò una tale discordia e rabbia che non lo sopporterà".

Dopo un anno si riunirono un'altra volta e all'ascoltare il rapporto del Cattivo Carattere, rimasero molto delusi. "Mi dispiace, provai di tutto, ma ogni volta che io seminavo una discordia, lui, l'Amore, la superava e ce la faceva".

Allora si offrì l'Ambizione, che facendo ostentazione del suo potere disse: "Visto che il Cattivo Carattere ha fallito, andrò io. Svierò l'attenzione dell'Amore verso il desiderio per la ricchezza e per il potere. Per Lui sarà la perdizione". E l'Ambizione iniziò l'attacco verso la sua vittima che effettivamente cadde ferita, ma dopo aver lottato per andare avanti, rinunciò ad ogni desiderio di potere e trionfò di nuovo.

L'Odio, furioso per il fallimento dell'Ambizione, inviò la Gelosia. Quest’ultima, composta da aggregati burloni e perversi, inventava ogni genere di stratagemmi e situazioni per depistare l'Amore e ferirlo con dubbi e sospetti infondati. L'Amore confuso e stordito pianse, ma pensò che non voleva morire e con valore e forza si impose sopra di essa e la vinse.

Anno dopo anno, l'Odio continuò nella sua lotta inviando i suoi più pericolosi compagni: inviò la freddezza, l'egoismo, la cupidigia, l’intolleranza, l'indifferenza, l’invidia e molti altri che puntualmente fallirono sempre. L'Odio, convinto che l'Amore fosse invincibile, disse agli altri: "Nulla da fare, l'Amore ha sopportato tutto, sono molti anni che stiamo insistendo e non abbiamo fatto nulla".

All'improvviso da un angolo del salone si alzò un convocato poco conosciuto, che vestiva tutto di nero con un sombrero gigante che cadeva sul volto e non lo lasciava vedere. Il suo aspetto era funebre come quello della morte; "Io ucciderò l'Amore", disse con sicurezza. Tutti si domandarono chi era costui che pretendeva di fare da solo, quello che nessuno era riuscito a fare. E l'Odio disse: "Va e fallo".

Era passato solo poco tempo quando l'Odio convocò di nuovo tutti i cattivi sentimenti per comunicare loro, dopo tanto aspettare, che alla fine L'Amore era stato ucciso". Tutti erano “felici” ma sorpresi. Allora lo sconosciuto dal sombrero nero parlò: "Qui vi consegno l'Amore completamente morto e straziato" e senza dire null'altro... se ne andò. "Aspetta", disse l'Odio, "L’hai eliminato in poco tempo, l’hai distrutto completamente. Ma l'Amore non fece neanche un piccolo sforzo per vivere?. Chi sei?". Lo sconosciuto ( che poi tanto sconosciuto non era) alzò per la prima volta il suo sombrero sotto il quale apparve il suo terribile volto e disse: "SONO LA ROUTINE".

Ananda
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Re: Non lasciate morire l'amore

Messaggioda Ananda » 29/08/2011, 12:32

Davvero molto bello questo racconto!....mi fa pensare a tutte le avversità che l'ego si crea per non lasciare spazio al libero fluire dell'energia che siamo, odio, cattivo carattere , ambizione, gelosia, freddezza, egoismo, cupidigia, intolleranza, indifferenza, invidia, sono il risultato di una energia condensata e intrappolata nel primo chakra, muladhara, in cui il serpente, la kundalini, è così aggrovigliata su se stessa che attraverso questi stati d'animo non può in alcun modo sciogliersi e risalire per canali superiori e.....far risuonare quella meravigliosa musica d'amore che siamo! Siamo così contratti, come un pugno chiuso, che difficilmente possiamo aprirci al canale dell'amore che, haimè, tutti, consapevoli o inconsapevoli, cerchiamo e soffriamo per questa mancanza ....che crediamo sia fuori di noi! L'amore di cui si parla tanto e che accende i nostri cuori è quel meraviglioso Sole, fonte di luce energia e calore, quel sole eterico che splende in mezzo al nostro petto, che risveglia la nostra capacità di amare incondizionatamente, e corrispondente col 4° chakra Anahata, chakra del cuore. Riuscire a realizzare questo stato è già una meravigliosa conquista per colui che ha intrapreso la vera conoscenza di sè, significa cominciare a vedere quello spiraglio di Luce divina.
Il vero ricercatore spirituale comincia il suo percorso da se stesso, comincia a conoscersi veramente, chi è, come si muove la sua mente, i suoi pensieri, le emozioni che ne derivano, comincia a comprendere che si è come dei compiuter programmati dai propri pensieri e per saper modulare bene l'energia verso piani superiori dell'essere bisogna RIPROGRAMMARE se stessi, la routine, ad esempio, non a caso menzionata nel racconto sopracitato, è la risultante del comportamento di un individuo schiavo di se stesso e dei propri pensieri. Il vero ricercatore comincia a vedere il suo corpo come strumento e veicolo di energia da saper modulare in frequenze più o meno alte, una energia che si esprime in magnetismo o elettricità, comincia a SENTIRE il respiro, comincia a CONOSCERE e a comprende che in sè ci sono tutte le meraviglie dell'universo, ma solo attraverso un vero atto di VOLONTA' può cominciare ad intraprendere quel sentiero della REALIZZAZIONE DEL SE'.
In conclusione di ciò voglio postare a mio parere un bellissimo video che è in perfetta sintonia col racconto letto
http://www.youtube.com/watch?v=EtLLm1ysl3w buona visione e namastè!


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